
Per “ciclo di vita” si intendono tutte le fasi consecutive interconnesse di un sistema di prodotto, a partire dall’acquisizione delle materie prime o dalla generazione delle risorse naturali, fino allo smaltimento finale.
Attraverso lo studio di LCA si individuano le fasi in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali dell’intero ciclo di vita del prodotto/servizio.
In questo modo è possibile proporre interventi migliorativi che abbiano benefici a livello generale, evitando azioni che, agendo su singole fasi, finiscano per trasferire gli impatti da una fase all’altra.
L’LCA è una metodologia alla base di sistemi e strumenti quali ad esempio:
- etichette e dichiarazioni ambientali (Ecolabel, autodichiarazioni, EPD) standardizzati dalle ISO 14020;
- sistemi di Gestione Ambientale (EMAS, ISO 14000, POEMS);
- Life Cycle Costing (basato sullo stesso approccio dell’LCA ma impiegando flussi economici).
Le quattro fasi in cui si articola uno studio di LCA sono:
1) definizione dell’obiettivo dello studio e del campo di applicazione, in cui vengono definite le motivazioni, le applicazioni previste (miglioramento del prodotto, marchi ambientali…) ed i destinatari dello studio.
2) creazione dell’inventario dei dati, ovvero di una lista di tutti i flussi materiali in ingresso e in uscita dalle unità di processo di cui è composto il sistema;
3) valutazione degli impatti, che prevede la selezione del metodo di valutazione, l’assegnazione dei risultati di inventario (classificazione), il calcolo dei risultati per gli indicatori di categoria (caratterizzazione);
4) interpretazione dei risultati con relativa stesura del report finale, in cui è prevista la verifica di completezza, l’analisi di sensitività e consistenza dello studio, col quale è possibile identificare le opzioni di miglioramento.
Gli strumenti di cui si può avvalere uno studio di LCA sono molteplici:
1) banche dati, da cui attingere i dati per la costituzione dell’inventario;
2) metodi di valutazione necessari per valutare l’impatto dei processi analizzati in virtù degli input e degli output ad esso associati;
3) codici di calcolo per condurre LCA complete o LCA semplificate.
4) linee guida relative a problematiche di metodologia (allocazione ecc.) o relative ai differenti settori.
I vantaggi provenienti dall’applicazione di un LCA sono ambientali, economici e commerciali, in quanto consente:
- l’individuazione delle problematiche ambientali all’interno di processi produttivi;
- l’utilizzo industriale per lo sviluppo ed il miglioramento della qualità del prodotto attraverso il confronto con scenari alternativi (Ecodesign);
- il possibile risparmio di energia e di materiali;
- il mantenimento di certificazioni (ISO 14001, EMAS);
- l’ottenimento di etichette ambientali (Ecolabel, EPD);
- l’integrazione di proposte per definire una legislazione in campo ambientale;
- la sensibilizzazione dei consumatori e delle aziende verso la questione ambientale.
Le problematiche presenti nella metodologia di LCA spesso risiedono nella mancanza di informazioni all’interno delle banche dati quando si eseguono studi dettagliati, con conseguente dispendio di tempo e risorse.
L’ LCA si è dimostrato un utile strumento tecnico per le aziende e per le Pubbliche Amministrazioni, ma anche per l’informazione del cittadino.